Allarme in Svizzera, le istituzioni segnalano un forte aumento dei casi di pedopornografia sul territorio nazionale. Le cause secondo il governo? La maggiore diffusione di Internet nella popolazione. La colpa anche dei social network.
Arrivano i primi risvolti concreti della crisi: in svizzera si registra il più alto numero di sempre di fallimenti aziendali, più di 5000 in un solo anno. Male la svizzera italiana.
Continua il braccio di ferro tra le autorità svizzere e il colosso dei motori di ricerca: il servizio di Google street view violerebbe la privacy dei cittadini. Pronta una causa in tribunale.
Dopo il rifiuto di ricontare le schede del referendum, un’associazione ha deciso di portare la questione dell’introduzione del passaporto biometrico in tribunale.
Preoccupazione per l’aumento del rumore nei luoghi di lavoro e di vita: pericoli per la salute e danni economici per milioni. L’eccesso di rumore causerebbe severi danni alla salute ma anche all’economia.
Esiste un “passaggio segreto” che permette alle cellule immunitarie di penetrare nel cervello e aprire la strada ad una seconda ondata di cellule pericolose. La scoperta all’Irb di Bellinzona.
Indignazione da tutto il parlamento elvetico per l’inserimento della Svizzera nella lista nera segreta dei paradisi fiscali e per le dichiarazioni tedesche.
Il rapporto sull’economia virtuale e l’uso delle nuove tecnologie colloca la Svizzera tra i paesi più avanzati del mondo. Unica pecca, la carenza di personale realmente qualificato.
Il Mister Dati elvetico ha deciso di intentare un’azione legale al tribunale amministrativo federale contro il colosso americano: “Google Street View viola la privacy dei cittadini”.
L’invenzione di un ingegnere del politecnico di Zurigo potrebbe rivoluzionare il mondo dell’elettricità pulita. Implicazioni anche sui consumi dei riscaldamenti e delle auto.
Nuovi fondi ed energie per il piano di informatizzazione del governo svizzero: tutti i 43 progetti prioritari raggiungeranno la fase d’esercizio o quella preliminare entro il 2010.
Anche i paesi in via di sviluppo dovrebbero beneficiare di nuovi accordi bilaterali per abolire il segreto bancario. Lo chiedono alcune importanti Ong internazionali.
Da anni la Svizzera è impegnata nella firma e ratifica di accordi fiscali per lo scambio di informazioni dei correntisti. L'Italia, da altrettanto tempo, è indecisa