Tag Archives: merkel

Paradisi fiscali, sancita la fine di un’epoca.

LONDRA – Secondo il Ministro italiano dell’economia Giulio Tremonti, le contromisure decise dal vertice del G20 di Londra contro i paradisi fiscali sono molto più restrittive di quanto si potesse prevedere. «Quello sui paradisi fiscali è un testo molto più efficace, molto più duro dal nostro punto di vista rispetto a quello che si poteva solo stamattina immaginare», ha affermato durante la conferenza stampa di chiusura del summit.

Secondo il premier britannico Gordon Brown, i venti grandi si sono accordati su come «mettere fine ai paradisi fiscali». Il testo è perciò una vittoria dell’asse franco-tedesco, particolarmente rumoroso nelle ultime settimane. A stretto giro, l’Ocse pubblicherà la temuta lista dei paradisi fiscali sui cui molte nazioni hanno profuso l’elite della propria diplomazia negli ultimi giorni (Svizzera, San Marino, Lussemburgo, Andorra, Monaco, Austria…), la lista sarà divisa per colori – nera, grigia e bianca – a seconda di quanto i paesi si siano dimostrati collaborativi in merito alla cooperazione fiscale. Saranno inoltre previste precise forme sanzionatorie per tutte quelle nazioni che non forniranno i dati richiesti.

Il G20 ha inoltre espressamente richiesto all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico di tornare a riferire sui progressi relativi al tema dei paradisi fiscali nell’incontro tra i Ministri delle Finanze, previsto per il prossimo novembre in Scozia. Coloro che non rispetteranno le disposizioni saranno soggetti a sanzioni, e i creditori internazionali come la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale potrebbero modificare i progetti di investimento nei centri offshore.

Secondo il premier italiano Silvio Berlusconi, «l’Ocse finalmente ha in corso di pubblicazione la lista dei paradisi fiscali» e «c’è stata una presa di posizione di bocciatura dei paradisi fiscali». Fatto che secondo il primo ministro sarebbe «veramente positivo». «Si è cominciato a parlare di regole ma l’auspicio è che si vari un codice di regolamentazione alla Maddalena»” durante il prossimo G8 in Italia, ha poi osservato.

Si tratta di una svolta storica nell’ordine economico mondiale: è infatti la prima volta che le istituzioni di tutto il pianeta si uniscono per una guerra unitaria e senza esclusione di colpi contro i paradisi fiscali e il segreto bancario. Al di là dei proclami, comunque, si dovranno valutare i fatti concreti settimana per settimana.

Luca Spinelli

Europa: “la Svizzera non è un paradiso fiscale”

BRUXELLES – Nessun paese europeo finirà nella lista nera dei paradisi fiscali. E’ il presidente UE Mirek Topolanek ad affermarlo, «non siamo qui per fare liste nere od elenchi, ma per trovare insieme un’intesa su regole comuni», ha chiarito.

Questa, la conclusione della prima giornata di vertice dei 27 leader europei in corso a Bruxelles: Svizzera, Lussemburgo, Austria, Belgio, pur applicando il segreto bancario, non saranno quindi iscritti nella temuta lista. Prima del pugno duro l’Europa sceglie quindi la via della cooperazione, per «trovare insieme un’intesa su regole comuni».

Nello specifico della situazione svizzera, interpellato da un giornalista, Topolanek ha precisato che ciò vale anche per la confederazione, nonostante non faccia parte della UE: «i paesi che hanno accettato le norme dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) non figurano su una lista nera». Al di là della diplomazia lo scenario resta in verità piuttosto aperto, poiché resta da chiarire fino a che punto la Svizzera si allineerà con i criteri OCSE.

Durante il vertice, intanto, il primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker ha affermato che anche il premier francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel non sono d’accordo sull’iscrizione nella lista nera dei paradisi fiscali di Lussemburgo, Austria e Belgio. Ovvero i tre Paesi dell’UE dove vige ancora il segreto bancario ma che recentemente hanno annunciato aperture.

Nel vertice i leader europei hanno anche «raggiunto un accordo di principio» sul finanziamento di progetti anticrisi del valore di 5 miliardi di euro. L’intesa riguarderebbe investimenti nel settore energetico, delle telecomunicazioni (banda larga) e dello sviluppo rurale. I progetti dovranno essere maturi entro il 2010 per avere un impatto positivo sulla congiuntura economica. «L’Unione Europea si presenterà compatta al summit del G20» del prossimo aprile, ha concluso Topolanek.

In risposta alle affermazioni della UE, anche il ministro delle finanze tedesco Peer Steinbrück, che nei giorni scorsi aveva duramente attaccato la Svizzera, si è mostrato più conciliante affermando di voler incontrare il presidente federale Merz per collaborare.

Nel frattempo anche il Principato di Monaco ha ribadito l’intenzione di rientrare nei parametri OCSE per essere depennato dalla lista nera.

Red. Int.