Prezzo di benzina e gasolio ai minimi dell’anno

LUGANO – Il gasolio svizzero taglia un traguardo storico: è sceso sotto al costo della benzina. I distributori ticinesi segnalano una media di 1,55 franchi al litro, pari 1,026 euro, a fronte di 1,57 franchi per un litro di benzina verde a 95 ottani, ovvero 1,039 euro. In Svizzera, lo ricordiamo, sono in vendita due tipi di benzina verde, 95 ottani e 99 ottani, la 95 ottani è la meno cara. Si tratta di prezzi inferiori anche del 20%/30% rispetto alla vicina Italia.

Le cause sono da ricercare nella crisi della produzione e nella forte diminuzione della richiesta industriale di gasolio, che hanno fatto accumulare le scorte e abbattere i prezzi. A onor del vero, comunque, va detto che in Italia vigono i prezzi più alti d’Europa. E così torna di nuovo vivo il fenomeno degli automobilisti che diventano frontalieri per convenienza: su un pieno il risparmio può arrivare a picchi di 10/15 euro. E nelle prossime settimane potrebbe andare ancora meglio.

Secondo Daniela Maroni della Confcommercio italiana, «anche in Italia i prezzi di gasolio e benzina si erano già avvicinati in modo significativo, ma che in Svizzera quello del gasolio scendesse sotto a quello della benzina è una novità assoluta». Tra l’altro, l’avvicinamento italiano tra i due prezzi era dovuto più ad un innalzamento del prezzo del gasolio, che ad una discesa di quello della benzina.

Tale abbattimento elvetico, però, avrà ripercussioni positive anche sulla zona di confine italiana: facendo scattare una serie di incentivi che mirano proprio a contrastare il fenomeno degli “automobilisti frontalieri”. I distributori di Como, infatti, esponevano ieri un prezzo variabile tra 1,050 e 1,070 euro al litro: ovvero un prezzo al limite del divario di 5 centesimi coi prezzi svizzeri. Un divario simile, secondo quanto previsto dalla normativa regionale, farebbe scattare l’introduzione dello sconto regionale.

«Dobbiamo mettere a punti gli ultimi passaggi – conclude Maroni – intanto è previsto a breve un incontro con l’ambasciata italiana in Svizzera per capire come si procederà al monitoraggio, visto che era già previsto nella legge precedente con cadenza trimestrale e non è mai stato effettuato».

Lo sconto regionale era già previsto dalla normativa precedente ma non è stato applicato proprio perché nessuno si è occupato né di controllare i prezzi né applicare lo sconto, con il risultato con in qualche periodo si è toccata una differenza esorbitante, fino a 700 lire al litro, che la carta sconto non avrebbe potuto comunque colmare.

Red. Est.

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