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Trasporti: Europa, corridoio Genova/Basilea/Rotterdam entro il 2015
BERNA – Oggi a Genova i Ministri dei trasporti di sei Paesi europei hanno firmato una dichiarazione d’intenti sul corridoio ferroviario tra Genova e Rotterdam. Con tale dichiarazione, ciascuno stato partecipante ribadisce l’impegno di sviluppare rapidamente un corridoio internazionale per il traffico merci che colleghi efficientemente il Mare del Nord e il Mediterraneo, passando per la Svizzera. Il cosiddetto “corridoio ferroviario A”, è definito dall’UE come uno dei sei assi d’importanza centrale per il traffico merci in Europa.
Secondo Karel Vinck, responsabile europeo del coordinamento progetti ferroviari intervenuto oggi a Genova, il progetto è allo stadio attuale «il più avanzato dei progetti finanziati dalla Ue in accordo con i vari governi nazionali»: «l’Unione ha decisamente puntato sulle ferrovie come mezzo di raccordo tra le economie e in questo contesto il Corridoio 24 non è solo un progetto prioritario, ma è l’asse portante del traffico nord-sud», ha affermato.
Hanno preso parte al vertice interministeriale di Genova i Ministri dei trasporti (o loro rappresentanti) dei vari paesi coinvolti: Olanda, Germania, Belgio, Francia, Italia, il consigliere federale svizzero Moritz Leuenberger e il Vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, che in serata si è espresso ottimisticamente sull’esito dei colloqui.
I Ministri hanno ribadito l’intenzione di equipaggiare l’intera tratta entro il 2015 con il sistema unitario interoperabile di gestione del traffico ferroviario “European Rail Traffic Management System” (ERTMS), che comprende, tra l’altro, anche il sistema di protezione automatica dei treni ETCS. In parole povere: “corridoio A Genova-Rotterdam” entro il 2015.
Intanto, già nel 2001 Olanda e Svizzera avevano firmato una dichiarazione d’intenti volta a migliorare la qualità del traffico merci ferroviario nel corridoio; nel 2003, a Lugano, i Ministri dei trasporti di Germania e Italia avevano aderito a tale processo di miglioramento. Di lì a poco era poi partito il gruppo di lavoro internazionale IQ-C, composto da rappresentanti dei ministeri dei trasporti dei quattro Paesi, che aveva elaborato congiuntamente un programma d’intervento coordinato.
La Svizzera ha svolto un ruolo pionieristico anche nella costruzione delle nuove infrastrutture (FERROVIA 2000, NFTA) e nell’introduzione del sistema ETCS, già introdotto sulla tratta Mattstetten – Rothrist e sulla linea del Lötschberg; ora doterà del sistema anche le tratte d’accesso e le nuove gallerie attraverso le Alpi.
Secondo una nota pomeridiana di Berna, «la Svizzera è molto interessata all’introduzione del sistema ETCS sull’intero corridoio nord-sud», questo poiché con condizioni standard «si favorirebbe il trasferimento su rotaia del traffico pesante». «Basterà infatti dotare per esempio le locomotive con un unico sistema di protezione automatica dei treni, ossia l’ETCS, per farle circolare senza cambi da Rotterdam fino a Genova». concludono le istituzioni elvetiche.
Luca Spinelli
(fonte: com. Datec)