Segreto bancario, accordi con Austria e India
BERNA – Giovedì sera la Svizzera e l’Austria hanno firmato a Vienna la modifica della Convenzione per evitare la doppia imposizione sulle imposte (cosiddetta CDI). Il nuovo protocollo contiene anche la discussa clausola sullo scambio di informazioni amministrative, ovvero la modifica del segreto bancario.
In seguito alla decisione del 13 marzo del 2009 del Consiglio federale di modificare sensibilmente il segreto bancario, l’Austria è il quinto Stato dopo Danimarca, Lussemburgo, Francia e Norvegia con il quale la Svizzera ha firmato una CDI contenente la clausola di assistenza amministrativa.
Sinora la Svizzera ha negoziato con quattordici Stati una CDI. Oltre a quelle già firmate con Danimarca, Lussemburgo, Francia, Norvegia e Austria sono infatti stati rivedute (“parafate”) convenzioni con Messico, Stati Uniti, Giappone, Paesi Bassi, Polonia, Gran Bretagna, Finlandia, Qatar e Singapore.
Per la firma delle CDI con Messico e Gran Bretagna, il Consiglio federale ha dato il via libera. Le restanti CDI parafate saranno in seguito sottoposte al Consiglio federale per l’approvazione ad essere firmate. Con tutta probabilità l’attesa sarà comunque di pochi giorni.
Lo scopo del presidente Merz, infatti, è di giungere prima del 2010 ad almeno 12 convenzioni firmate, approvate dal parlamento e, la prima delle tante, approvata anche via referendum popolare. Prima di tali passaggi, infatti, anche le convenzioni firmate non hanno ancora valore operativo. I testi concreti, inoltre, fino ad allora saranno confidenziali.
Oltre all’estensione dell’assistenza amministrativa, nei negoziati con l’Austria è stata convenuta l’introduzione di una clausola arbitrale.
Al termine dei negoziati, i Cantoni e le associazioni economiche interessate hanno ricevuto per parere il rapporto sul Protocollo di modifica, che si sono dichiarate favorevoli alla Convenzione riveduta.
Nel frattempo, l’India, dopo che il governo svizzero ha deciso la cessione di circa 5000 nominativi agli Usa in un procedimento di evasione fiscale, annuncia oggi di aver intrapreso colloqui per firmare una nuova convenzione con la Svizzera. Anche il Canada potrebbe a breve fare richieste ufficiali.
Tempi duri per lo storico segreto bancario elvetico.
Red. Int.
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