Unione europea contro i social network
BRUXELLES – Privacy o libertà? Trasparenza o riservatezza? Concetti sempre più in conflitto nell’era della comunicazione, tra i quali un bilanciamento è tanto complesso quanto necessario.
E in questa dicotomia si inserisce ancora una volta l’unione europea, promettendo misure di difesa concrete. «Vuoi che Internet diventi una giungla? Presto potrebbe accadere, se non si trovano sistemi per controllare l’uso dei tuoi dati personali sul Web!». Queste le parole della commissaria Ue Viviane Reding, in un video pubblicato sul proprio sito internet.
Secondo Reading, è necessario che la protezione della privacy divenga una priorità per ogni social network: «quantomeno i profili dei minorenni devono essere nascosti per impostazione predefinita e resi inaccessibili per i motori di ricerca». Bruxelles ha già domandato in passato ai vari gestori di prendere contromisure per proteggere i minori, ma questa volta la Ue si dichiara «pronta a dettare nuove regole ad hoc».
Un affronto diretto della commissione contro le politiche più spregiudicate dei vari social network: Facebook e MySpace in testa. L’obiettivo è proteggere la privacy dei cittadini comunitari, in particolar modo quella dei minorenni.
Secondo Reading, infatti, i cittadini europei «hanno il diritto di controllare come vengono utilizzate le loro informazioni personali». Per questa ragione, la Commissione annuncia che prenderà misure contro quegli stati membri che non proteggono la privacy degli utenti contro le politiche dei social network, delle pubblicità mirate e dei nuovi sistemi di “advertising” più spregiudicati.
Red. Int e Red. Tec. (fonte ats)
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