La Germania contro Google
BERLINO – Il Governo tedesco ha depositato ieri un ricorso alla corte federale di New York per impedire la pubblicazione dei testi nazionali sul nuovo Google Books: il progetto violerebbe le leggi tedesche sul diritto d’autore e sulla privacy.
Il ministero della Giustizia teutonico si oppone in particolare all’accordo raggiunto ad ottobre 2008 da Google con gli autori ed editori statunitensi per la scansione e la vendita di libri online.
A seguito di una diatriba legale durata quattro anni, Google aveva accettato di pagare 125 milioni di dollari alle associazioni americane che rappresentano gli autori ed editori, accordo che ha permesso la creazione di così un apposito registro (il ‘Book Rights Registry’) a cui gli autori potranno iscrivere le loro opere per ricevere i relativi diritti.
Tale accordo, tuttavia, secondo la Germania permetterebbe a Google di “ignorare le leggi tedesche che proteggono gli autori e gli editori”.
Secondo il ministero della Giustizia tedesco, la decisione della corte statunitense avrà un “effetto pesante e di vasta portata”, giacché istituirà a livello globale una nuova gestione dei diritti d’autore, in cui le parti tedesche interessate – autori, editori, biblioteche, cittadini – non avranno voce in capitolo.
Gli autori e gli editori tedeschi, ha puntualizzato il ministero, non sono e non posso essere rappresentati né tutelati dalle associazioni americane.
Red. Int.
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