Svizzera, coppie omosessuali chiedono di accedere alle adozioni

ZURIGO – La legge elvetica permette da anni di formare un nucleo famigliare omosessuale tramite le cosiddette unioni registrate, dette anche coppie di fatto o unioni civili. Oggi, le coppie di gay e lesbiche chiedono l’ampliamento dei propri diritti, domandando di poter accedere alle procedure di adozione dei bambini.

Il diritto autorizza attualmente l’adozione di bambini alle coppie sposate e ai single che rispettino determinati requisiti. Da un punto di vista teorico gli omosessuali celibi potrebbero adottare dei bambini, ma questo diritto è negato ai gay e alle lesbiche che hanno registrato legalmente la propria unione.

Secondo i rappresentanti del comitato che ha lanciato l’iniziativa, sostenuta da varie organizzazioni omosessuali e da una parte della società civile, «il divieto non serve a nulla e non protegge nessuno». Al contrario: se per esempio all’interno di una coppia registrata uno dei partner muore, suo figlio potrebbe avere problemi di accesso ai servizi di assistenza, difficoltà nell’acquisizione di una eredità, fino al caso più paradossale che lo porterebbe a dover chiedere l’adozione senza il diritto automatico di scegliere il o la partner del padre o della madre.

Ad essere particolarmente toccate dal problema sarebbero le donne omosessuali. Secondo diversi studi, infatti, fra il 33 e il e il 50% delle lesbiche hanno un bambino, mentre il tasso si colloca al 20% fra i gay.

Denominata “Uguali opportunità per tutte le famiglie” (“Gleiche Chancen für alle Familien”), l’iniziativa è rivolta al Consiglio federale e alle Camere, le massime istituzioni svizzere.

Red. Int.

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