La Svizzera rafforza il suo peso internazionale
BERNA – Giornata di fervore nelle istituzioni svizzere. Dopo le forti polemiche dei giorni scorsi sul segreto bancario e l’inserimento della confederazione nella “lista grigia” dei paradisi fiscali, si cerca in ogni modo di riallacciare e riappacificare i rapporti internazionali. Specie in tema finanziario ed economico.
La prima notizia è l’annuncio odierno dell’ottenimento di un nuovo seggio in seno al Financial Stability Forum (FSF), organizzazione internazionale impegnata a favore del rafforzamento della stabilità finanziaria e per la trasparenza e l’onestà del settore finanziario. I cui membri sono periodicamente sottoposti a verifica.
Come annunciato all’ultimo G20 di Londra lo scorso 2 aprile, il Financial Stability Forum (FSF) riceverà un grosso stanziamento economico per contrastare la crisi, accoglierà nuovi membri, e cambierà il nome in Financial Stability Board (FSB). La Svizzera è rappresentata oggi da Jean-Pierre Roth, presidente della Direzione generale della Banca nazionale: il nuovo seggio sarà occupato da Peter Siegenthaler, direttore dell’Amministrazione federale delle finanze (AFF).
Il 13 marzo scorso, intanto, la Svizzera aveva annunciato anche la fine del segreto bancario come storicamente conosciuto, accettando lo scambio di informazioni sui propri clienti bancari con stati esteri, purché vi sia il fondato sospetto di condotta illecita. Nei giorni successivi a tale dichiarazione, non sono mancate richieste provenienti da tutto il mondo per stabilire formalmente i nuovi accordi bilaterali.
La ministra degli esteri Calmy-Rey il 28 aprile prossimo inizierà perciò i primi colloqui bilaterali. Il primo incontro per stabilire i nuovi accordi di cooperazione sarà con gli Stati Uniti, particolarmente coinvolti a causa del recente scandalo UBS che vede coinvolti molti clienti statunitensi.
Nella sua odierna seduta speciale, inoltre, il Consiglio federale ha anche deciso di accordare al Fondo monetario internazionale (FMI) una linea di credito temporanea. La Svizzera parteciperà all’aumento del capitale per il FMI con 10 miliardi di dollari americani, concessi dalla Banca nazionale svizzera e garantiti dalla Confederazione. Come previsto, la decisione sarà sottoposta all’approvazione del parlamento.
Con questa partecipazione la Svizzera fornisce un importante contributo al rafforzamento del sistema finanziario internazionale.
Red. Int. / Red. Est.
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