Una donna a capo di Zurigo

ZURIGO – La socialista Corine Mauch è il nuovo sindaco della città di Zurigo. Mauch è la prima donna eletta in questa carica nella maggiore città svizzera. Con un imprevisto distacco, ha battuto al ballottaggio di ieri la candidata della destra liberale radicale Kathrin Martelli.

L’8 febbraio scorso, la candidata radicale aveva superato al primo turno Corine Mauch di oltre mille voti, senza tuttavia raggiungere la maggioranza assoluta necessaria. Al secondo turno Mauch si è invece imposta sull’avversaria con ben 11.000 voti di distacco (41.745 contro 30.851). Determinante la decisione dell’Udc, l’estrema destra svizzera, di revocare il proprio sostegno alla 56enne Martelli invitando i propri elettori all’astensione. La partecipazione popolare è stata bassa: il 34,2% (dati Swissinfo).

Quarantotto anni, omosessuale dichiarata, sconosciuta al grande pubblico fino a pochi mesi fa, Mauch rappresenta un modo di fare politica pragmatico e lontano dallo scalpore mediatico. Ex bassista di un gruppo rock femminile, ingegnere agronoma con un master all’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica di Losanna, è stata capogruppo dei socialisti nel consiglio comunale, in cui era stata eletta nel 1999.

Il primo maggio prossimo, Mauch prenderà il posto del collega di partito Elmar Ledergerber, che lascia l’incarico a 65 anni dopo 7 anni di mandato, in anticipo di un anno sulla fine naturale della legislatura. La città svizzera si conferma roccaforte per il partito socialista, da 18 anni al comando.

Molto differenti le reazioni culturali internazionali all’evento, se in Svizzera si parla dell’elezione come della prima affermazione femminile a capo della maggiore città del paese, molta stampa italiana si sofferma sulle preferenze sessuali della donna, scegliendo titoli come “Zurigo: eletta una lesbica” o “Primo sindaco lesbica”.

“Sono lesbica, e allora?”, aveva detto la Mauch in vista dell’elezione. “Non ne ho mai fatto segreto. Se si vuole cambiare qualcosa nella società, bisogna avere il coraggio di assumere le proprie responsabilità”. La propria relazione di lunga data era stata dichiarata sul sito internet che ha lanciato la candidatura. Pur riconoscendo di aver ricevuto i voti di molti gay e lesbiche, la Mauch ha affermato di non aver mai voluto fare dell’omosessualità un argomento elettorale.

Sul sito internet, ora, un messaggio di ringraziamento per la fiducia ricevuta.

Red. Int.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *