In Svizzera i farmaci costano il doppio

ZURIGO – In Svizzera un semplice raffreddore rischia di trasformarsi in un salasso. Lo conferma uno studio di Interpharma e Santésuisse pubblicato lunedì.

Stando ai dati delle due associazioni, sebbene la confederazione sia la patria di colossi del farmaco come la Novartis, i medicinali generici venduti in Svizzera possono costare fino al 100% in più rispetto all’estero.

I farmaci presi in considerazione sono 98, i più comuni, e sono stati raffrontati coi costi delle farmacie di altri sei paesi tra i quali Germania, Inghilterra, Francia, e Austria. Le associazioni stimano un risparimio potenziale per le famiglie che arriva ai 240 milioni di franchi.

Anche i preparati originali risultano più cari nella Confederazione, mediamente del 9%. Da ricordare che in Svizzera i medicinali da banco costano circa il 25% in meno rispetto agli originali, i quali restano quindi in ogni caso un acquisto concorrenziale. Nel settore dei farmaci originali il potenziale rispario stimato per le famiglie raggiunge i 210 milioni di franchi annui.

Secondo le due associazioni, il risparmio totale nel settore dei medicinali potrebbe perciò essere del 10% sulla spesa attuale che si attesta attorno ai 4 miliardi e mezzo di franchi annui.

Interpharma e Santésuisse chiedono quindi un celere intervento politico, volto a “ridurre questo scarto”. I prezzi dei medicinali il cui brevetto è scaduto dovrebbero essere rivalutati ogni anno, e non ogni tre come deciso in luglio dal governo. I prezzi dei generici, inoltre, dovrebbero essere maggiormente differenziati per permettere una maggiore possibilità di scelta.

Red. Tec.

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