Passaporto biometrico, respinti i ricorsi

BERNA – Il fiume di ricorsi inoltrati contro la votazione federale sull’introduzione del passaporto biometrico dello scorso 17 maggio non ha per ora avuto alcun effetto. I nove cantoni che finora si sono espressi in merito hanno tutti respinto le denunce. A livello nazionale, l’introduzione era passata al referendum con uno scarto dello 0,1%, la seconda consultazione più combattuta della storia.

Dopo Svitto e Vaud venerdì, ieri anche i governi cantonali di Grigioni, Soletta, San Gallo, Basilea città, Sciaffusa, Glarona e Obvaldo hanno scartato la possibilità di un nuovo conteggio delle schede. La ragione addotta dagli esecutivi è sempre la stessa: non vi sono indizi concreti di irregolarità nello spoglio o nella sorveglianza.

Il Consiglio di Stato grigionese ha respinto tutti i 108 ricorsi inoltrati nel cantone. Il passaporto biometrico era stato accettato a livello cantonale con il 54,2% di “sì”.

Dopo l’accettazione in votazione del passaporto biometrico, ottenuta con solo il 50,1% dei voti e 5504 voti di scarto, le cancellerie di 22 cantoni erano state sommerse da ben 460 ricorsi. Solo in quattro cantoni – Ticino, Neuchâtel, Giura ed Appenzello Interno – non vi sono state contestazioni.

Red. Int.
(fonte ats)

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