BERNA – E’ necessaria una nuova legge sulla formazione continua, per potenziare la formazione professionale e la competitività. Ne è convinto il Consiglio federale, che ha incaricato ieri il Dipartimento dell’economia (DFE) di elaborare un testo in proposito. Secondo il governo, la situazione attuale non è soddisfacente, poiché caratterizzata da una regolamentazione troppo eterogenea.

La nuova legge, che verrò posta in consultazione entro la fine della legislatura nel 2011, dovrà puntare principalmente su due punti chiave: rinsaldare la responsabilità individuale e aumentare le pari opportunità di accesso alla formazione, in particolare per categorie ad oggi penalizzate come i migranti.

La legge si occuperà di normare la cosiddetta “formazione non formale”, ovvero quelle offerte formative prive di riconoscimento statale, come i corsi o i seminari di approfondimento professionale. Per il governo è necessario aumentare la trasparenza, la qualità e la mobilità nel settore.

Attualmente la Confederazione, sulla base di una cinquantina di norme diverse, spende circa 600 milioni di franchi all’anno per la formazione continua. Secondo uno studio dell’Università di Berna, in questo settore si spendono complessivamente circa 5,3 miliardi di franchi.

Red. Int.

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