Tag Archives: lugano
Fine dei contanti, arriva la card istantanea
LUGANO – Per la vecchia banconota, frusciante e profumata e per le tintinnanti monetine è tempo di pensione. Quanti vorrebbero utilizzare una carta di credito per pagare in meno di un secondo, senza dover firmare ricevute, mostrare documenti d’identità o inserire la tessera in un dispositivo, magari pure lentissimo?
Da ieri è possibile in circa venti esercizi di Lugano, che hanno installato terminali equipaggiati con la nuova tecnologia Visa payWave.
Secondo Visa, i contanti sono ormai «intrinsecamente non sicuri, comportano dei costi per il loro maneggio e offrono il fianco a innumerevoli errori di gestione». Non solo, a causa di una mancanza di velocità dei vecchi sistemi o dei costi, «in Europa i consumatori esegono 360 miliardi di transazioni in contanti all’anno, l’80% delle quali avvengono per pagamenti inferiori a €15». Ciò corrisponde a un mercato sottovalutato ed estremamente interessante.
Secondo Corner Banca, l’istituto che ha introdotto il sistema, dopo Londra, Lugano è la prima città elvetica a ricorrere massicciamente a questa tecnologia. Per ragioni di sicurezza, per ora la soglia di spesa è limitata a 40 franchi, precisa la banca.
In un comunicato, l’istituto precisa che «il sistema contactless è un metodo di pagamento ideale in situazioni dove l’esercente deve gestire un gran numero di transazioni a basso importo, come nei ristoranti fast-food e nei terminali di trasporto. Sono anche ideali per le situazioni di pagamento remote o senza operatore».
Il sistema funziona grazie a una tecnologia wireless per brevi distanze, avvicinando la carta al terminale, senza doverla strisciare o inserire in un apposito dispositivo. I dati dei pagamenti vengono inoltrati dal chip della tessera a un apposito terminale. La banca garantisce la massima sicurezza, pari a quella degli odierni sistemi bancomat.
Maggiori informazioni sugli esercizi di Lugano che utilizzano questo tipo di pagamento saranno pubblicate entro alcuni giorni sul sito cornercard.ch. Una scheda descrittiva della tecnologia è già disponibile sul sito di visaitalia.com.
Red. Tec.
Un nuovo supercalcolatore a Lugano
BERNA – Secondo una nota odierna del dipartimento degli interni, la Svizzera ha deciso di attuare il «Piano nazionale svizzero per il calcolo di grande potenza e la sua messa in rete HPCN». Tale piano, prevede tra l’altro la costruzione di un nuovo supercalcolatore che troverà la sua collocazione finale in Ticino.
Nel mondo scientifico, l’importanza dei cosiddetti «supercalcolatori» cresce in modo continuo in ogni ambito. Nei settori del clima, dell’energia, della salute, dell’edilizia, dell’ambiente e delle finanze, la possibilità di stabilire modelli, relazioni, e previsioni dipende strettamente dalla rapidità di elaborazione e acquisizione di conoscenze.
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale elvetico ha perciò deciso l’installazione entro il 2012 di un nuovo sistema di calcolo di grande potenza presso il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS). A Lugano-Cornaredo verrà eretto un edificio dotato della più recente tecnologia di raffreddamento sotto il profilo ecologico, destinato a ospitare il nuovo supercalcolatore.
Infine, nelle scuole universitarie svizzere saranno predisposti gli investimenti necessari per sviluppare le competenze specifiche per utilizzare in modo ottimale la rete nazionale di calcolo di grande potenza.
I costi complessivi per l’attuazione del piano ammontano a 172,5 milioni di franchi (circa 115 milioni di euro).
Red. Tec.
Allarme racket e usura in Svizzera
MILANO/LUGANO – Racket. Un problema storico dell’Italia del sud. Un problema che da anni stringe tutta la penisola italiana e che da qualche tempo sembra aver preso piede anche in Svizzera. La longa mano della mafia, quella che la Confesercenti ha definito “la prima azienda italiana” e che costituisce una delle prime imprese europee, amplia la propria zona di influenza.
L’associazione italiana “SOS racket e usura”, infatti, denuncia decine di richieste d’aiuto provenienti da tutta la confederazione. «Dallo scorso novembre, quando la nostra associazione ha aperto il sito Internet, diverse decine di denunce sono giunte dalla Svizzera», ha dichiarato all’ATS Frediano Manzi, presidente di “SOS racket e usura”, fondata nel 1997 a Milano.
Racket, usura, ovvero prestito di denaro con tassi di interesse esorbitanti, per controllare coercitivamente le imprese. Secondo Manzi il tasso medio applicato raggiungerebbe addirittura il 10% al giorno (per i cambisti) e il 5-15 % al mese.
Difficile dire se le cause di quest’aumento di segnalazioni sia dovuto alla crisi economica o alla nascita di una nuova zona di interesse per le associazioni criminali. Gli usurai sarebbero italiani residenti in Svizzera, ma anche cittadini elvetici e di nazionalità slava.
Segnalazioni giungono da tutta la Svizzera: Lugano (18 segnalazioni), Pazzallo (15), Manno (13), Zurigo (12), Ginevra (9), Ostermundigen (8). Ma contatti e richieste di aiuto arrivano anche da: Kriens, Baar, Ebikon, Cham, Dubendorf, Bruderholz, Hitzkirch, Interlaken, Hitzkirch, Pully, Herrenschwanden. Praticamente da ogni cantone svizzero.
Una zona di concentrazione delle attività usuraie è, storicamente, quella attorno ai casinò di Campione d’Italia e Lugano, dove i cosiddetti “prestasoldi” prestano danaro ai giocatori ma soprattutto a soggetti in grandi difficoltà economiche che non giocano ma sanno che lì è facile reperire danaro senza troppe garanzie.
Da un’analisi degli accessi al sito, l’associazione denuncia anche collegamenti molto frequenti dall’isola di Saint Marteen, nelle antille olandesi, dove sono presenti numerosi casinò di proprietà delle famiglie mafiose Santapaola e Spadaro, che in passato avrebbero avuto alcuni uomini di riferimento nei casinò di Lugano e Campione d’Italia.
L’associazione SOS Racket e Usura negli anni passati avrebbe prodotto numerose denunce presso le procure di Milano e Lugano che additavano chiare e inequivocabili infiltrazioni mafiose nei due suddetti casinò.
Luca Spinelli
(fonte ats)