Fallimenti societari in Svizzera: il 2009 è l’anno peggiore della storia
BERNA – Dopo i dati preoccupanti di agosto, arriva una nuova doccia gelida sulle aziende elvetiche: nel corso dei primi nove mesi del 2009 il numero di fallimenti è aumentato quasi del 30%. Il peggior dato di tutta la storia svizzera.
La crisi economica, quindi, sta colpendo duramente anche il solido mercato rossocrociato. E non accenna a placarsi. Anche se nei paesi vicini si inneggia poco concretamente all’ottimismo. Nel solo mese di settembre sono 443 i fallimenti dichiarati, ovvero il 35,9% in più dello stesso periodo del 2008. Lo afferma l’agenzia Creditreform, basandosi su dati effettivi e non su stime.
Precisamente, il numero totale dei fallimenti nel corso del 2009 è di 3’872 unità, il 28,9% in più rispetto l’anno scorso. Per l’intera annualità comprensiva dei tre mesi mancanti, Creditreform stima addirittura 5’200 fallimenti societari, contro i 4’221 del 2008. Si tratta del dato peggiore di sempre. Nelle crisi 1997-1998 e 2002-2004, infatti, non si era mai superata la soglia del +15%. Percentuale addirittura raddoppiata.
I cantoni più colpiti risultano ancora il Ticino, la Svizzera centrale e la regione di Zurigo, zone in cui il numero di imprese fallite è aumentato fino al 50%.
Difficile anche la situazione amministrativa. Se da un lato i procedimenti legali contro persone sono leggermente diminuiti nel 2009 (4’303 casi, -4,6%), in settembre è stato però constatato un notevole incremento delle insolvenze personali: 466 casi, ovvero un aumento netto del 24,6%.
Nei primi nove mesi del 2009 sono 25’826 le nuove ditte registrate (-7,1%) e 17’251 quelle cancellate (+8,7%). In totale, l’aumento di imprese è perciò di 8’575 unità, una flessione del 28,1% rispetto al 2008.
Red. Int.
[…] – Sono mesi che le autorità e gli esperti del settore lo denunciano. Ora è realtà: il 2009 verrà ricordato come l’anno nero per le imprese in Svizzera. Entro […]